Si è concluso ieri il suggestivo Presepe Vivente nei Sassi di Matera. Giunto all’undicesima edizione, quest’anno dal titolo “Hope for the Future”, si è svolto nel Sasso Caveoso. Nove le scene che hanno accompagnato per circa ottocento metri i visitatori alla Natività ripercorrendo i momenti salienti delle Sacre Scritture.

Ad accogliere il pubblico è stato Francesco, il poverello di Assisi che chiede a Papa Onorio III il permesso di realizzare il primo Presepe. Subito dopo, sulla facciata della chiesa di San Pietro Caveoso è stato protagonista uno splendido videomapping con immagini della Natività, della Madonna della Bruna e un’originalissima scomposizione della stessa chiesa.

Si raggiunge quindi Vico Solitario in cui è stata ricostruita la corte del sovrano Erode: attorniato da sontuosità e magnificenza le sue sono parole crudeli e brutali. Proseguendo, ci sono la zingara, gli spazi del mercato, i soldati romani e i sacerdoti del Sinedrio fino alla grotta di Betlemme, allestita in un vicinato di Malve, e all’arrivo dei Re Magi.

Bravissimi gli attori, un plauso edizioni al regista Gianpiero Francese che ha curato scenografia e contenuti della narrazione. L’organizzazione è, come ormai da undici anni a questa parte, di Matera Convention Bureau, guidata da Luca Prisco.

Un’attenzione particolare è stata riservata alle famiglia con bambini: per loro sono stati assicurati posti nelle prime file, proprio per permettere ai più piccoli di assistere alla rappresentazione nel migliore dei modi.

Il percorso, infine, si è sviluppati in piena sicurezza e nel rispetto delle normative anti-Covid, l’accesso era consentito esclusivamente ai soggetti muniti di Green Pass ed era obbligatorio indossare la mascherina.

Rossella Montemurro