Giovedi 29 febbraio 2024 alle ore 21 nel Teatro Guerrieri di Matera La Camerata delle Arti presenta “Suor Angelica” di Giacomo Puccini.

Nell’anno in cui si ricorda il centenario della morte di Giacomo Puccini (29 novembre 1924), la Camerata delle Arti rende omaggio al grande compositore toscano portando in scena “Suor Angelica”, opera che, insieme a “Il tabarro” e “Gianni Schicchi”, forma “Il Trittico”, pensate da Puccini perché fossero rappresentate insieme in un’unica serata.

Il cast, composto unicamente da interpreti femminili, sarà composto da Daniela Zerbinati (Suor Angelica), Anastasia Pirogova (la zia principessa), Elena Kanakis (la badessa), Anastasia Abriutina (la suora zelatrice), Martina Giannattasio (maestra dell novizie), Ilaria Cuscianna (Suor Genovieffa), Adriana Sansonne (Suor Osmina), Marcella Diviggiano (Suor Dolcina), Adele Lupo (suora infermiera), Alessa Lagala (conversa), Gong Yihuan (novizia), Sara Truncellito, Rosemary Pastore, Silvia Fabrizio (coro).

Accompagnamento al pianoforte e tastiere di Piero Cassano e Giovanni Marsico, regia Anna Aiello, direzione artistica del M° Francesco Zingariello.

L’esecuzione di “Suor Angelica” sarà anticipata dalla rappresentazione, in prima assoluta, de “I tre fiori”, un testo teatrale scritto dalla regista Anna Aiello che narra i tre momenti più importanti della vita associandoli a tre fiori: l’oleandro, il fiore del primo incontro con l’uomo che amerà per tutta la vita, il lauro, il fiore che riempiva la chiesetta dove concepisce il frutto dell’amore proibito e l’atropa bella donna, la pianta che nasce nel cortile del convento dove ora dopo sette anni è rinchiusa per espiare le sue colpe. Tre fiori che saranno, il mortale infuso che berrà, abbandonandosi all’ultimo peccato: Il suicidio.

“In questo viaggio a ritroso – spiega la regista Anna Aiello – si trova la vera essenza della sua natura, di donna e di fiamma ardente, raccontando la dicotomia poetica che tanto amava il Puccini. Un testo nato appositamente per questa rappresentazione, intriso di una regia moderna che vuole trasportare lo spettatore in un luogo sospeso dove ritrovare i ricordi. Il teatro contemporaneo torna al servizio delle grandi opere in musica, rendendo un ponte per tutti coloro che si appressano per la prima volta a quest’esperienza e per far goderne gli amatori di un nuovo punto di vista, una piccola luce che racconti la storia che non si è mai raccontata”.

“La programmazione annuale della Camerata delle Arti – ha precisato il M° Francesco Zingariello – renderà il giusto omaggio all’arte compositiva di Giacomo Puccini, tra i più grandi operisti italiani di tutti i tempi. Nei prossimi mesi, dopo “Suor Angelica”, porteremo in scena “Tosca” e “Turandot”. Ogni appuntamento sarà preceduto da un incontro di “formazione al bello” per il pubblico, per un ascolto più consapevole dell’opera lirica”.

Nel caso di Suor Angelica, l’incontro per il pubblico – a cura di Emanuela Casciabanco – è previsto il giorno precedente, 28 febbraio, ore 18.30, presso il Museo Nazionale di Matera, che ha scelto di mettere a disposizione i suoi prestigiosi spazi.